Viaggio a Siracusa (30 maggio – 1 giugno)

ASSOCIAZIONE ITALIANA di CULTURA CLASSICA (AICC)

Delegazione di Castrovillari

Viaggio a Siracusa 30-31 maggio-1 giugno

 

30 maggio (sabato), ore 7.30. Partenza in pullman GT (autostazione). Ore 14.30: arrivo a Siracusa; sistemazione in hotel.

Ore 18.30: rappresentazione della tragedia di Euripide (Salamina 485-Macedonia 406 a. C.) Baccanti (l’opera è del 406 a. C.): Dioniso, insieme alle sue seguaci, giunge a Tebe dall’Oriente per dimostrare la propria natura divina alle sorelle della madre Semele e al cugino Penteo, re della città, che da sempre lo escludono da preghiere e libagioni. Cedono per primi al suo richiamo Cadmo e Tiresia, che esortano inutilmente Penteo ad accogliere il dio nella città. Convinto che Dioniso costituisca un pericolo per la morale cittadina e specialmente per le donne, Penteo lo fa imprigionare e lo sottopone a un interrogatorio. Subito dopo, il dio si libera dai ceppi e si fa beffe di Penteo. Venuto a conoscenza delle imprese prodigiose compiute dalle Baccanti sul monte Citerone, Penteo ne è al tempo stesso spaventato e attratto. Si lascia perciò convincere da Dioniso a seguirlo sul monte per assistere, travestito da donna, ai riti. Qui, come racconta poi un messaggero, Penteo viene sorpreso dalle donne, fra cui si trova anche la madre Agave, le quali, scambiatolo per un leone, lo fanno a pezzi. Quando la madre rinsavisce, scopre con orrore di avere tra le mani la testa del figlio, mentre Cadmo le spiega l’accaduto.

Ore 21.00: rientro in hotel; cena e pernottamento.

31 maggio (domenica), ore 8.00: colazione in hotel. Mattina libera. Ore 13.00, rientro in hotel e pranzo.

Ore 18.30: rappresentazione della tragedia di Euripide Ifigenia in Tauride (l’opera è del 414 o 413 a. C.): Ifigenia si trova nella inospitale terra dei Tauri (l’odierna Crimea) come sacerdotessa della dea Artemide che l’ha salvata dal sacrificio in Aulide, sostituendola con una cerva. Per volere di Apollo giunge in Tauride Oreste, insieme con l’amico Pilade, allo scopo di impossessarsi della statua della dea e di portarla in Attica. I due vengono però catturati e, secondo la consuetudine locale, dovrebbero essere sacrificati ad Artemide. Dopo averli interrogati, Ifigenia pensa di servirsi di uno di essi per mandare in patria una lettera, che diviene lo strumento di riconoscimento tra i fratelli. Si prepara quindi il piano di fuga: Ifigenia fa credere al re Toante che gli stranieri e la statua della dea abbiano bisogno di una purificazione in mare. I tre naturalmente prendono il largo e a Toante, che vorrebbe approfittare di un’ondata che li ha respinti verso riva per catturarli, appare la dea ex machina, la quale spiega che tutto è accaduto per volontà divina.

Ore 21.00: cena in hotel; pernottamento.

1 giugno (lunedì): ore 7.30, colazione in hotel. Ore 8,45: partenza per Pizzo; ore 13,30: pranzo in ristorante; dopo il pranzo, partenza per il rientro.

 

Quota di partecipazione: euro 280,00 (biglietti numerati); supplemento camera singola euro 20,00 per ogni pernottamento. Chi intenda partecipare deve versare entro il 10 febbraio euro 150,00 ai proff.: Leonardo Di Vasto (3466059008), Rosetta La Gamma (3926843659), Lucilla Aprile (3474606528), Maria C. Donato (3452409901), dott. Domenico D’Alotto (3402280606), avv. Giovanni Rende (3474998410). Il saldo dovrà essere versato entro il 30 aprile.

La quota comprende: viaggio in pullman GT; assicurazione medico-bagaglio; biglietti del teatro per posti numerati; pernottamenti (con sistemazione in camere doppie o triple in hotel 4 stelle); pranzi e cene (bevande incluse) come da programma.