Dall’intervista rilasciata dal direttore d’orchestra Riccardo Muti al giornalista Antonio Gnoli, Robinson, «la Repubblica», sabato 3 ottobre 2020
Gnoli: Un direttore d’orchestra deve avere buone letture alle spalle?
Muti: Tutto ciò che in genere chiamo cultura arricchisce il nostro mondo interiore. Perfino lo studio del latino aiuta a leggere una partitura.
Gnoli: In che senso?
Muti: Non si può dirigere il Requiem di Verdi senza sapere che “requiem” è un accusativo e non un ablativo. Verdi non vuole consolare, bensì esprimere la fortissima tensione che si nasconde sotto il tragico.